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Punto croce - Una premessa sui prossimi asciugapiatti ricamati

Oggi voglio fare una premessa sul perchè prossimamente in questo blog vedrete un numero esagerato di asciugapiatti ricamati a punto croce :-D
Come ho spiegato nel post precedente, a novembre scorso ho traslocato. Io ed il mio compagno abitavamo in un appartamento minuscolo, che avevamo scelto perchè doveva essere una soluzione temporanea giusto per pochi mesi, ma alla fine ci siamo rimasti cinque anni e mezzo. In più, vivevo (e vivo tutt'ora, perlomeno nei week-end nei quali non lavoro) a cavallo tra casa mia e quella dei miei genitori, che è distante 50km circa. Di conseguenza avevo tutte le mie cose, comprese quelle da ricamo, sparse un po' in entrambe le case. 
In questo lasso di tempo, ai vari mercatini, fiere, oppure anche su internet avevo via via comprato un bel po' di asciugapiatti, che sono un supporto che adoro ricamare perchè sono un oggetto di uso frequente ma che si mantiene benissimo negli anni nonostante l'uso ed i lavaggi frequenti (purchè ovviamente si scelgano tessuti e filati mouliné di buona qualità), danno la possibilità, grazie al loro inserto in aida, di ricamare disegni non piccoli ma neanche esageratamente grandi (da qualche anno mi sono imposta di non avviare più progetti di ricamo troppo grandi sennò va a finire che non li porto mai a termine) con vari tipi di soggetti dai classici ai più moderni. Inoltre, su varie riviste e su internet avevo trovato degli schemi appunto per gli asciugapiatti veramente bellissimi e che desideravo realizzare, quindi ogni volta che in giro ne vedevo uno carino e magari con colori o temi abbinati agli schemi che avevo andava a finire che lo compravo. Allo stesso tempo però avevo ben poco tempo per ricamarli, facevo i turni in ospedale (comprese le notti fino a pochi mesi fa) e per quel poco che ero a casa avevo pochissime occasioni e di conseguenza anche poca voglia.
Vivendo appunto in due case distanti fra di loro, ed essendo poi la mia particolarmente piccola e quindi con la roba messa via un po' dove capitava per cercare di  sfruttare ogni centimetro disponibile, non mi ero resa conto di quanti ne avessi comprati. La realtà si è palesata quando, una volta traslocato, mi sono messa a disporre in maniera ordinata tutta la mia roba da ricamo (sia quella che era nella mia precedente casa sia quella che avevo lasciato dai miei genitori) in un armadietto in casa nuova.
Giuro di esserci rimasta malissimo quando li ho contati, perchè mi sono resa conto di aver fatto una di quelle cose che rasentano la malattia mentale, veramente da accumulatrice seriale. Oltre a questo, il mio compagno si è (giustamente) imbestialito, dicendomi che avevo buttato via un sacco di soldi e che mi sarebbe servito tutto il resto della vita per ricamarli tutti (anche su questo potrebbe avere ragione).  Non specifico qui il numero esatto solo perchè se qualcuno dei miei amici o familiari leggesse questo post mi darebbe della matta, io ed il mio compagno abbiamo deciso che resterà un segreto fra noi due. Oltre agli asciugapiatti, nel "mucchio" c'erano anche alcuni grembiuli, presine, coprivasetti ed altri accessori da cucina, ma questi per fortuna in quantità ragionevole.
Ho deciso che un po' li farò per me ed il resto ovviamente li regalerò a mia mamma, alle mie zie e cugine ed a qualche amica. Per organizzarmi meglio ho anche fatto un inventario con Excel ordinandoli per colore, soggetto, ecc. e scrivendo anche se hanno già un loro schema abbinato (spesso si trova già nella confezione) oppure se nei miei raccoglitori ce n'è uno che sarebbe un potenziale ottimo abbinamento. Vediamo se stavolta riesco a fare le cose in maniera un pochino più ordinata...
Ecco dunque il perchè della marea di asciugapiatti a punto croce che vedrete prossimamente, il primo dei quali è appena terminato e sarà oggetto del prossimo post (l'avete già intravisto nel post Work in progress).

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