il cestino dei lavori

In questo periodo di isolamento domestico (intendo solo che come tutti non posso uscire extralavoro, ma sto ancora lavorando in ospedale ovviamente) nel quale, come molti credo, preferisco essere attiva piuttosto che fermarmi a rimuginare, ho finito un lavoro avviato all'incirca dalla metà di gennaio. Questo "necessaire à ouvrages" è il primo che ho ricamato fra i sei kit che mi sono regalata a Natale, tutti acquistati online da Les Brodeuses Parisiennes. E' composto da un sacchetto porta lavoro, un porta aghi, ed un puntaspilli (questo era già completamente finito, non ha uno spazio da ricamare). Penso che lo utilizzerò principalmente per conservare i lavori in corso che faccio all'uncinetto, ed i relativi aghi. Il sacchetto non è molto grande, ma in compenso è davvero carino. Gli schemi, come loro solito, sono compresi nel kit. Ecco un dettaglio dei ricami: Il porta aghi è veramente comodo, all'interno ha quattro "pagine" in feltro. Eccolo

In tempi di coronavirus, per una volta mi sono data al cucito per necessità. Ho realizzato delle mascherine tipo quelle chirurgiche, riciclando dei vecchi tovaglioli ed utilizzando dei nastrini (anche questi di riciclo, io li conservo sempre quando sono di buona qualità). Alla fine si è trattato anche di un progetto eco-friendly avendo utilizzato materiali di recupero! Ovviamente non offrono una grande protezione, ci vorrebbero quelle con il filtro, è giusto per avere quel minimo di protezione quando proprio non si può fare a meno di uscire di casa, nel mio caso esclusivamente per andare al lavoro. Colgo l'occasione per rinnovare l'appello #iorestoacasa pregando tutti di evitare le uscite non strettamente necessarie. Vi prego, vediamo di non essere incoscienti, ne va della salute di tutti noi. Queste mascherine non sono completamente farina del mio sacco, nel senso che per realizzarle ho seguito questo ottimo tutorial su YouTube , dove viene offerto anche il link per scar